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La scannerizzazione macro 3D

Ho fissato il microscopio digitale non in posizione verticale (come normalmente viene utilizzato) ma in modo tale da consentire una ripresa angolata che visualizzasse sia la parte superiore che quella laterale.

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Alessandro Rabito - 14/02/2022

 

Oggi vi parlo di un nuovo esperimento di scannerizzazione 3D con la fotogrammetria di Ciclop per entrare nel modo della macro visione.

Chi mi ha seguito sulla strada della modifica di Horus per far funzionare Ciclop con la fotogrammetria può fare qualche altro passo in avanti.

Il nuovo metodo prevede il montaggio sulla piattaforma di un microscopio digitale al posto della webcam. Ho utilizzato un banale microscopio USB digitale con ingrandimenti fino a 400x comprato qualche tempo fa (ma adesso con lo stesso costo bassissimo si arriva senza problemi a 1000x).

Questi tipi di camera hanno driver specifici particolari, per cui occorre apportare la modifica 2.0 ad Horus che trovate nella sezione Download.

Per installare la modifica occorre:

a) rinominare il file camera.py in camera_old.py nella cartella \src\horus\engine\driver

b) copiare il nuovo file camera.py nella cartella \src\horus\engine\driver

c) selezionare tra le preferenze la camera con numero ID = 1.

Ho scelto di scannerizzare un fiore di basilico delle dimensioni di circa 5 mm, poggiato all’interno di un dado per poterlo posizionare verticalmente.

L’illuminazione dell’oggetto da scannerizzare e’ assicurata direttamente dai led del microscopio (normalmente sono anche di intensita’ regolabile), che rendono indipendente la piattaforma dall’illuminazione dell’ambiente.

La regolazione dei controlli deve essere effettuata secondo le normali modalità già illustrate per la fotogrammetria (sempre tali da assicurare la perfetta visibilità dei contorni, ricoprendo eventualmente la base del piatto con un foglio di colore in contrasto con quelli dell’oggetto da scannerizzare).

Si può procedere a questo punto alla generazione automatica della solita sequenza di foto (45 foto angolate di 8 gradi) con l’apposito pulsante di Horus modificato per la fotogrammetria.

Le foto ottenute si possono quindi elaborare con Zephir 3ZF: in questo caso non e’ necessario utilizzare prima la funzione Masquerade, in quanto trattandosi di oggetti molto piccoli, il piatto fa da sfondo della foto ed ha un colore costante uniforme, che Zephir e’ gia’ in grado di riconoscere in automatico.

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Ritengo che il risultato sia abbastanza soddisfacente.

Ho ripetuto la prova di scannerizzazione anche con una vite lunga 3 mm.

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In quest’ultimo caso la scannerizzazione è riuscita ad evidenziare in maniera netta la microscopica filettatura della vite.

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